ACATE
Fondata nel 1478 da
Guglielmo Raimondo Castello, è stata per anni conosciuta con il nome di
Biscari, assunse il nome Acate con R.D. n° 806/1938, con tale nome
anticamente veniva chiamato il fiume Dirillo che scorre nei pressi del
luogo.
Prima della fondazione della città sul territorio acatese sorgeva solo
un casale che successivamente si trasformò in un vero e proprio feudo,
con a capo nel 1407 Bernardo Cabrera, conte di Modica. Ma fu solo con
Guglielmo Castello che si ebbe un incremento della popolazione, con
conseguente crescita urbana, dovuto ad un miglioramento delle tecniche
agricole.
Tra i membri della famiglia Castello, per anni signori di Acate, merita
poi un cenno Agatino Paternò Castello, che dal 1624 avviò alcune opere
pubbliche di grande rilievo come l’abbazia di San Giuseppe, la chiesa
Madre e la chiesa di S. Maria del Carmelo.
Acate subì grossi danni a seguito del terremoto del 1693, e la
ricostruzione fu portata avanti da Ignazio Paternò Castello e,
soprattutto, dal figlio Vincenzo, che si preoccupò, oltre che della
ricostruzione, anche dell’ampliamento di piazza Libertà e della
costruzione di nuovi edifici, tra cui il convento per i frati cappuccini
e il Collegio di Maria. I principi Castello si succedettero sino
all’abolizione del feudalesimo nel 1824. |