COMISO
Città di origine forse
greca, anche se le prime notizie storiche sono di un Comitini di
età romana, periodo dal quale derivano le terme che si trovano sotto il
palazzo municipale e che erano alimentate da una sorgente ancora oggi
presente e convogliata in una fontana. La città deve il suo nome alla
dominazione araba, derivandolo da Yhomisum, probabilmente
dall’arabo hums che significa la quinta parte, ad indicazione del
fatto che la quinta parte dei paesi conquistati divenivano, durante tale
periodo, proprietà dello stato.
In età bizantina passò sotto la dominazione dapprima dei Lubera e poi
dei Chiaramonte-Cabrera, ai quale rimase fino al 1493 come feudo della
Contea di Modica, in seguito passò ai Naselli della Mastra d’Aragona che
vi si insediarono sino alla abolizione del Feudalesimo in Sicilia.
Il centro storico è di origine settecentesca in quanto la città fu
ricostruita dopo il terremoto del 1693, di tale periodo sono la Chiesa
Madre e la chiesa SS Annunziata, mentre più antichi sono la chiesa di S.
Francesco, che risale al XIII secolo, e alla quale venne aggiunta una
pregevole cappella funeraria in luogo dell’abside dalla famiglia Naselli
nel XVI secolo, ed il castello, che è del ‘200, ma che fu più volte
rimaneggiato in seguito. A partire dal XVII secolo lo sviluppo della
città ebbe numerosi ostacoli sia a causa delle calamità naturali che si
susseguivano (terremoto pestilenze etc.) sia per la massiccia espansione
economica della vicina città di Vittoria.
Comiso è inoltre nota in tutta Italia per la presenza, dal 1984 alla
fine degli anni ’90, di una base missilistica della NATO. |